In principio un vecchio rudere, composto da tre corpi semi-crollati, senza acqua né luce ma con una vista vertiginosa, trasformati in casa eco-chic. A trecento metri sopra il livello del mare immerso nella macchia mediterranea; collegati dal paese da una stretta strada sterrata che è la unica via di accesso alla proprietà.
Scegliere materiali locali o sia il chilometro zero è stata la soluzione più logica e più economica. Tutti i muri a secco dei fabbricati sono realizzati con la pietra del posto. Le pavimentazioni fatte in “Pastellone” sul luogo, consiste in una antica tecnica a base di calce pigmentata, stesa a spatola sul massetto e poi finita a cera, il tutto con prodotti naturali.
Le parete colore caffelatte sono in calce pigmentata, stesa con spatola per sfumare il colore. L’angolo cottura è pensato per essere un elemento d’arredo, prima ancora che una cucina, il piano in massello di castagno vieni riciclato da un antico convento. Le ante finite a cera, sono in ferro, omaggio a un materiale simbolo dell’Elba, isola ricca di siti minerari.
La gara di bellezza vince comunque la vista che abbraccia a 360° la baia di ortano, l’Isola del Giglio e il Colle del Volterraio, Capoliveri, la Corsica, L’argentario.
Giardino creato con piante autoctone e profumi elbani, più un boschetto di carrubi, sughere e cipressi e una serie di scale di collegamento fatte con il legno di vecchie traversine ferroviarie.
Il ritiro eco-corretto ha anche un orto, campo da bocce e una piscina panoramica con bordo realizzato in Microcemento colore sabbia.