Villa Bonazza
Val di Pesa
Toscana

Il verde e le viti sono le protagoniste di questa opera architettonica che si fonde con il paesaggio toscano, celebrando cosi la tradizione e proiettandola allo stesso tempo nel futuro. L’equilibrio tra il vecchio e il nuovo è alla base di questo restauro architettonico, in cui la mano appare imparziale ed equilibrata tanto nell’ aggiungere quanto nel togliere e nel lasciare.

Restaurare nel Chianti, perché è qui che ci troviamo, non significa poi soltanto rispettare il contesto storico e culturale del luogo.

In questa situazione si deve tenere conto anche della tradizione che però è sempre più spesso accostata all’innovazione e alla modernizzazione tanto nel campo agricolo quanto in quello architettonico. 

Il progetto ha previsto la fusione di tre distinte aree, tutte interconnesse da un percorso distributivo fluido e riconoscibile: la grande sala di rappresentanza, in cui trovano spazio diversi oggetti di modernariato, immediatamente visibile entrando, e dotata di uno spazio destinato al convivio; il living di ogni giorno, un ambiente reversibile che raccoglie tutte le funzioni quotidiane, contenente la cucina, la sala pranzo e un’area relax. 

La zona notte, più lontana e privata, al primo piano, composta dalla stanza da letto matrimoniale con bagno, salotto privato e terrazza panoramica, dalla camera da letto delle ragazze, anch’essa provista di piccolo salotto privato, da una stanza per gli ospiti ed un bagno.

Il risultato è un insieme di materiali legati a questa zona della toscana, inseriti in forme e concetti di architettura contemporanea ma dove la storia si rispira ovunque. 

Il cotto e il legno sono i materiali che predominano, evocando l’elemento della terra, mentre le ampie vetrate infondono una sensazione di compenetrazione tra il verde e gli spazi interni.

UP